[Fedora-it] L'Italia e gli interventi pro Microsoft.

Alexjan Carraturo axjslack a gmail.com
Mer 21 Gen 2009 10:51:03 UTC


2009/1/21 Dario Lesca <d.lesca a solinos.it>:
> Notizia (triste) di oggi:
> "Microsoft omaggia la PA"
> http://punto-informatico.it/2529682/PI/News/microsoft-omaggia-pa.aspx
>
> Io direi "L'Italia omaggia Microsoft", ossia altri e non certo la PA.
>


Ancora una volta in Italia hanno scelto di fare i "finti furbi", che
hanno condannato il nostro paese ad una vita di dipendenza e di
sottomissione. Il ministro Brunetta infatti, infischiandosene dei
grandi progetti che le regioni stanno portando avanti sul FOSS, decide
di fare un accordo di intesa con Microsoft.

Detto questo si può pensare che Brunetta o non capisca molto della
materia, o abbia altri interessi personali nello scegliere Microsoft
come partner unico (ma questa è solo uno supposizione personale).

La cosa che mi da fastidio e che hanno asserito che l'unico modo per
avere innovazione sia Microsoft; questa cosa mi urta, e mi fa capire
quale sia l'interesse "filantropico" di microsoft, che continuando a
perdere pezzi di mercato, cerca di recuperare con questa finta
elemosina che personalmente ritengo solo una "marchetta" al fine di
"comprarsi" definitivamente l'affiliazione del governo.

Ma la colpa non la do alla Microsoft, ma al governo; quando si poteva
finalmente dare una vera svolta innovativa, con tecnologie aperte, più
efficenti, più economiche (non diciamo gratis, in quanto non sempre
vero e non corretto verso il concetto di software libero), aperte a
tutti, il governo italiano, molto meno preparato delle sue regioni,
condanna le PA ad una vita di spese (sia hardware che software),
malfunzionamenti e dipendenza continua; da domani un impiegato, se
vorra respirare, saprà a chi deve chiederlo.

http://www.fsugitalia.org/wp/2009/01/brunetta-contro-il-software-libero/

> Questo un mio commento all'articolo, potato su Punto Informatico in
> risposta ad un utente che sosteneva "Così si Fa!"
>
>> Cosi si fa, ma non è così che si dovrebbe fare.
>>
>> Soprattutto in posti come le PA i formati e sistemi dovrebbero essere
>> aperti e proprietari di chi li usa (italia), non di chi li fornisce
>> (usa).
>>
>> Posso essere d'accordo che per progetti a breve termine (mesi) e poco
>> importanti si possa usare anche prodotti MS, ma per progetti a lungo
>> termine no: occorre investire in prodotti aperti e svincolati da
>> licenze: non importa quanta fatica costi, ma è l'unico modo per far si
>> che tutte le persone crescano.
>>
>> Non c'e' nulla da gioire per una sconfitta come questa, la sconfitta
>> dell'italiano, che per evitare fatica si è comperata tutto già fatto e
>> pronto. Senza contare che mosse (politiche) del genere rallentano, la
>> comunque inarrestabile, diffusione di formati aperti come documenti e
>> sistemi operativi.
>>
>> Perchè non partire da questi presupposti:
>>
>> "Sobrietà", "Condivisione", "Senza Interesse (personale)"
>>
>> Provate a ragionare mantenendo salti questi concetti, che male non
>> fanno: quanto sobrio è distribuire "chiavette USB" cariche di
>> propaganda, quanto si riuscirà a Condividere se in mezzo ci sono
>> Interessi personali (microsoft, governo, ministri, ecc).
>>
>> E tutto questo ovviamente è a discapito dei dipendenti delle PA e
>> soprattutto dei cittadini.
>>
>> Cosa mai impareranno i dipendenti PA che useranno programmi già
>> confezionati...
>> Quali esperienze accumuleranno i sistemisti che dovranno attivare
>> software "a scatola chiusa" come questi, quanta soddisfazione
>> personale potranno mai ottenere in questo modo
>>
>> Vuoi mette un approccio del tipo "Sistemista, abbiamo bisogno di te,
>> che ci dia una mano a implementare soluzioni per ..."
>> E ancora "Collega della PA, abbiamo bisogno che ci aiuti con dei
>> suggerimenti a capire come migliorare il tuo ambiente di lavoro, noi
>> possiamo modificare tutto quello che ci chiedi ..."
>>
>> Non è una questione di software, è una questione di buon senso!
>>
>> Qualcuno disse (non ricordo chi)
>>
>> "Neanche gli Dei possono contro la stupidità degli Uomini"
>>
>> Ciao.
>
> Ciao
> --
> Dario Lesca <d.lesca a solinos.it>
>
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