Il 19 ottobre 2010 21:15, fabrizio fabrizio.tmb@gmail.com ha scritto:
Prima di cominciare volevo salutare la lista, la leggo sempre volentieri anche se non ci posto mai.
Ciao e benvenuto
ma lasciamo stare, visto che parli di cose che non conosci definendo "fanfaroni" gli utenti debian. A casa mia questa si chiama presunzione.
D'accordo sulla presunzione, ma dovrai ammettere che quando si allarga l'user base di un sistema piuttosto tecnico (e che lo è appena diventato, essendo da sempre stato *fortemente* tecnico), questa si allarga verso il basso. Non che sia un male anzi.
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Il numero non li fanno i server ma l'utenza desktop ed è a questo che fedora si rivolge, i server usano RH o centos o altro.
L'esempio di ubuntu è già stato calcato con le varie spins ma in realtà è la comunità che manca a fedora e la documentazione locale.
Se non si prendono ad esempio le cose che funzionano non si migliora.
Questo è il punto cruciale dell'identità del fedora project. Quello che fedora non ha è l'user base, ma la comunità - di sviluppatori - ce l'ha eccome, e di estrema qualità.
Il punto cruciale, dicevo, è che fedora non si rivolge all'utenza desktop, nè a quella server, nè a nessuna "utenza" specifica. Si rivolge a sviluppare e promuovere l'innovazione nell'open source (cosa è scaturito da fedora? gnome, transifex, virt-manager, koij, bodhi, 389, publican, eccetera...) *SENZA* compromessi.
Ciò allontana utenti che si sarebbero interessati a linux, perchè per esempio manca il blob di nvidia o il codec mp3? Amen.
C'è ubuntu che va alla grande per quello, grazie a linux c'è una pletora di distribuzioni per ogni utilizzo/gusto, la scelta giusta è sempre spostarsi su quella in cui ci si troverà meglio, piuttosto che cercare di cambiare quella in cui ci si trova al momento.
Saluti, Guido