On Thu, 2019-09-12 at 06:50 +0200, Alessio wrote:
On Tue, Sep 10, 2019, 2:23 PM Giovanni Grieco <
corsaro(a)fedoraproject.org> wrote:
> Come potete ben vedere il tema è generico e ho intenzione di
> impostare
> il discorso come un invito a partecipare alla comunità, più che al
> mero
> test del sistema operativo. In questo modo intendo provocare
> l'ascoltatore a curarsi e ad incuriosirsi su "cosa c'è dietro il
> sipario" oltre che sul tradizionale "palco".
Ma infatti il punto è proprio lì. Spesso chi usa un software free si
pone passivamente come l'utente finale di un prodotto, allo stesso
modo di un fan di Apple o di altri affari. Mentre le possibilità
possono essere altre.
Non dico che nel mondo del free software una persona abbia il potere
di incidere sul prodotto, è un po' una storiella che ci siamo sempre
raccontati: siccome è open source chiunque ha il potere di cambiare
il prodotto. O chiunque può modellarlo (mettere le mani nel codice)
come gli piace: non è esattamente così. Insomma non è alla portata di
tutti e spesso non è alla portata di un singolo, tanto meno del primo
arrivato.
E sappiamo bene come funzionano le comunità (così come qualsiasi
apparato democratico) e forse va bene anche così: c'è comunque un
gruppo che tira il carretto, e se decide che bisogna fare in un modo,
non ci sono proposte che tengano (a meno di non rischiare di fare
implodere la comunità stessa).
Però appunto la questione è proprio la democrazia: nel prodotto
proprietario c'è il padrone e tu succhi, non sai chi ha deciso, come,
quando e con che obiettivo (sicuramente fare soldi). Il prodotto
free, è come la democrazia, come ho scritto non è che tutti sono allo
stesso livello e tutti hanno il potere di decidere (non sarebbe una
democrazia), ma per lo meno ci sono vari occhi, vari livelli, vari
apparati, vari poteri, varie entità; se uno vuole partecipare può
rimboccarsi le maniche, o può lamentarsi liberamente, può cambiare
software (o se ne è capace, cambiare "il" software), può cambiare
comunità, insomma libertà è una parola grossa ma giriamo lì intorno.
Sicuramente si ha la possibilità di vedere come funzionano le cose
(non tanto e non solo i codici), insomma è possibile partecipare. Si
ha la possibilità di imparare tante cose (non solo pensando al codice
sorgente), magari anche da spendere in ambito lavorativo. Perché
partecipare può essere certamente un passatempo o un'attività di puro
volontariato, ma può avere anche un ritorno in termini di cultura,
abilità, competenze e conoscenze.
Chiudo qui le mie parole in libertà, magari possono darti qualche
spunto.
Alessio ti ringrazio vivamente per il tempo dedicato nel scrivere
questa mail!
Custodirò con cura questo messaggio e userò gli input che hai dato per
argomentare in modo costruttivo e in modo da lasciare un chiaro
messaggio agli ascoltatori.
Non appena ho una bozza in mano non perderò tempo ed entusiamo a
pubblicare una copia sul community blog :)
Ciao,
Giovanni