giuseppe pignataro ha scritto:
Il 18/01/08, Guido Grazioli<guido.grazioli@gmail.com> ha scritto:
  
Salve a tutti, finalmente un po' di traffico in questa ml....
    

Adesso che ci sono io diventerà una mailing list molto trafficata : )

  
Sono pienamente d'accordo con Francesco sull'uso della wiki
ufficiale per coordinare i futuri lavori e dare un punto di accesso
ben visibile agli utenti; in particolare secondo me è opportuno
pubblicare lo stato delle traduzioni dopo averne sondato copertura
e qualità.
    

Anche io sono d'accordo con Francesco(vedi altra Mail).

Per quanto riguarda lo stato delle traduzioni in KDE si lavorara molto
bene, si aveva tramite un interfaccia web tutte le
statistiche(strignghe tradotte,fuzzi,non tradotte).
Per quanto riguarda il controllo qualità credo che dovremmo
organizzarci in modo che ci sia qualcuno che revisioni le
traduzioni.In questo modo il controllo qualità è servito....

  
Inoltre mi piacerebbe sapere cosa ne pensate
magari nell'integrarla con un sistema di gestione segnalazioni,
pensavo a mantis o trac, per per avere un repository di richieste
o anomalie sulle traduzione esistenti: questo consentirebbe
di avere utenti che segnalano errori o mancanze con uno strumento
molto accessibile come semplicità d'uso e meno caotico di una wiki
per questo obiettivo. Eventualmente posso metterlo a disposizione
su un mio server
    

+1 per l'idea,ma se non sbaglio la gestione dei "bug" delle traduzioni
esiste già bugzilla ... si ho controllato esiste una specifica voce di
Bugzilla dal quale poter richiamare i "bug" per le traduzioni.Quindi
possiamo usare questo senza dover gestirne noi un altro...



  
+1 ottimo accertamento, non solo bugzilla può farsi carico del traking dei bug nelle traduzioni, ma anche del tipo di locale. Potremmo chiedere di esplicitare la lingua italiana fuori dal gruppo "other language" com'è stato già fatto per lo spagnolo il portoghese ed altre lingue, una volta concretizzato il Team

Prima di gettarci a capofitto in una fase molto creativa con implementazione di server e servizi esterni al Fedora Project, per risolvere la situazione linguistica del Fedora Project, direi di esaminare e valutare a fondo gli strumenti che RedHat ed il Fedora Infrastructure ci mettono a disposizione.

L'accertamento fatto da Giuseppe va già in questa direzione. Il Fedora Project lavora alacremente per metterci (comunità) a disposizione tutti gli strumenti necessari al nostro lavoro (Statistiche, invio aka transifex, etc...). Non solo, funge da collante per più progetti, cercando di dare ai traduttori l'opportunità di lavorare con set di strumenti ridotti, ma permettendo di fornire contributi nei campi più disparati, dalla traduzione di software a quella delle infrastrutture web per finire alla localizzazione dei programmi.


-- 
Francesco Tombolini <tombo@adamantio.net>
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