Siccome i due termini sono spesso ricorrenti, direi che è importante trovare un metodo di traduzione per entrambi ed inserire la traduzione ritenuta lecita nel nostro glossario (che ha bisogno di una revisione, me ne occupo io).
A quanto pare per "upgrade" siamo pressochè tutti d'accordo con "avanzamento di versione"
Mentre per "policy" c'è chi vorrebbe tradurlo con "politica" e chi vuole lasciarlo "policy" in quanto naturalizzato
i miei due cent su update/upgrade: in generale è bene distinguerli, ma in particolar modo se il contesto è yum, attreverso cui è possibile eseguire entrambe le operazioni; in contesti piu' semplici, credo sia il contesto stesso a disambiguare "aggiornamento" (esempio: la seconda schermata di anaconda durante un boot con il cd di installazione: "Do you want to: install a new system / upgrade the existing system?" -> renderlo con "avanzare di versione" anzichè "aggionare" mi sembra un po' tirato per le orecchie)
e gli altri due su policy: in generale lasciarei policy, non tanto perchè non mi piace politica, ma perchè andrebbe reso in "politica di gestione", che potrebbe spesso risultare troppo lungo come stringa. (es: "privacy policy" (su un sito web, su un button): renderlo con "politica sulla privacy" è fuorviante, andrebbe reso "politica di gestione della privacy", ma è peggiore secondo me sia di "gestione della privacy" che di "privacy policy" (in questo caso sarebbe invece accettabile "regole sulle privacy"))
guido
Il giorno 29 marzo 2009 10.45, Pierro Silvio perplesso82@gmail.com ha scritto:
Siccome i due termini sono spesso ricorrenti, direi che è importante trovare un metodo di traduzione per entrambi ed inserire la traduzione ritenuta lecita nel nostro glossario (che ha bisogno di una revisione, me ne occupo io).
A quanto pare per "upgrade" siamo pressochè tutti d'accordo con "avanzamento di versione"
Mentre per "policy" c'è chi vorrebbe tradurlo con "politica" e chi vuole lasciarlo "policy" in quanto naturalizzato
-- Fedora-trans-it mailing list Fedora-trans-it@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-trans-it
Il giorno dom, 29/03/2009 alle 13.41 +0100, Guido ha scritto:
i miei due cent su update/upgrade: in generale è bene distinguerli, ma in particolar modo se il contesto è yum, attreverso cui è possibile eseguire entrambe le operazioni; in contesti piu' semplici, credo sia il contesto stesso a disambiguare "aggiornamento" (esempio: la seconda schermata di anaconda durante un boot con il cd di installazione: "Do you want to: install a new system / upgrade the existing system?" -> renderlo con "avanzare di versione" anzichè "aggionare" mi sembra un po' tirato per le orecchie)
A volte potrebbe bastare tradurre "upgrade" con "avanzamento" senza aggiungere "di versione" nel tuo esempio potrebbe essere: "Avanzare il sistema esistente"
...ti pare tirato per le orecchie?
e gli altri due su policy: in generale lasciarei policy, non tanto perchè non mi piace politica, ma perchè andrebbe reso in "politica di gestione", che potrebbe spesso risultare troppo lungo come stringa. (es: "privacy policy" (su un sito web, su un button): renderlo con "politica sulla privacy" è fuorviante, andrebbe reso "politica di gestione della privacy", ma è peggiore secondo me sia di "gestione della privacy" che di "privacy policy" (in questo caso sarebbe invece accettabile "regole sulle privacy"))
+1
su policy ormai mi avete convinto.
2009/3/29 Pierro Silvio perplesso82@gmail.com:
Siccome i due termini sono spesso ricorrenti, direi che è importante trovare un metodo di traduzione per entrambi ed inserire la traduzione ritenuta lecita nel nostro glossario (che ha bisogno di una revisione, me ne occupo io).
A quanto pare per "upgrade" siamo pressochè tutti d'accordo con "avanzamento di versione"
Quindi sono l'unico a trovarlo inguardabile??
Mentre per "policy" c'è chi vorrebbe tradurlo con "politica" e chi vuole lasciarlo "policy" in quanto naturalizzato
Su questo non ho una forte opinione ma anch'io avredi due cent da mettere nel piatto (tra un po' almeno il caffè ci esce ;) )
1. garzantilinguistica.it ha il lemma "upgrade", ma non "policy" 2. http://www.google.com/intl/en/privacy.html è la privacy policy di google, in italiano http://www.google.com/intl/it/privacy.html in effetti "policy" diventa "norme"
Secondo me siamo in una condizione di grande flessibilità che possiamo sfruttare al meglio. Fermo restando che i termini "upgrade/update" si traducono entrambi in "aggiornamento", abbiamo manifestato l'esigenza di precisarne il significato, se richiesto, a seconda del contesto. A questo punto: Abbiamo l'opportunità di tradurre i termini letteralmente come "aggiornamento". Non abbiamo l'obbligo di cassare la parola "aggiornamento" in favore di un sinonimo. Possiamo essere più prolissi in caso di significato dubbio.
Per quanto concerne "Policy", visti i riferimenti esterni di Gianluca, e tenuto conto degli esempi di Guido che pongono in evidenza anche la necessità di sintesi per le traduzioni nelle applicazioni, oltre a quelli di significato, mi sembrerebbe più proponibile la traduzione come "Norma/e", "Regola/e" per quanto concerne i riferimenti normativi e legali e lasciare invariato il termine "policy" per quanto riguarda la sfera tecnologica.
Es. msgid "Error Policy: \t" msgstr "Policy d'errore: \t" invece di msgstr "Regola d'errore: \t"
oppure msgid "Operation Policy:" msgstr "Policy operativa:" invece di msgstr "Regola operativa:"
che ne dite? Ciao
Gianluca Sforna ha scritto:
2009/3/29 Pierro Silvio perplesso82@gmail.com:
Siccome i due termini sono spesso ricorrenti, direi che è importante trovare un metodo di traduzione per entrambi ed inserire la traduzione ritenuta lecita nel nostro glossario (che ha bisogno di una revisione, me ne occupo io).
A quanto pare per "upgrade" siamo pressochè tutti d'accordo con "avanzamento di versione"
Quindi sono l'unico a trovarlo inguardabile??
Mentre per "policy" c'è chi vorrebbe tradurlo con "politica" e chi vuole lasciarlo "policy" in quanto naturalizzato
Su questo non ho una forte opinione ma anch'io avredi due cent da mettere nel piatto (tra un po' almeno il caffè ci esce ;) )
- garzantilinguistica.it ha il lemma "upgrade", ma non "policy"
- http://www.google.com/intl/en/privacy.html è la privacy policy di
google, in italiano http://www.google.com/intl/it/privacy.html in effetti "policy" diventa "norme"
2009/4/2 Francesco Tombolini tombo@adamantio.net:
Secondo me siamo in una condizione di grande flessibilità che possiamo sfruttare al meglio. Fermo restando che i termini "upgrade/update" si traducono entrambi in "aggiornamento", abbiamo manifestato l'esigenza di precisarne il significato, se richiesto, a seconda del contesto. A questo punto: Abbiamo l'opportunità di tradurre i termini letteralmente come "aggiornamento". Non abbiamo l'obbligo di cassare la parola "aggiornamento" in favore di un sinonimo. Possiamo essere più prolissi in caso di significato dubbio.
Sono d'accordo. Il punto è però che nel caso di PackageKit ci sono due funzioni di "aggiornamento": la prima (update) è quella di semplice aggiornamento di uno o più pacchetti, la seconda (upgrade) di aggiornamento da una distribuzione alla successiva (F10->F11)
Non credo sia saggio tradurre entrambe con "aggiornamento" perchè diventa più difficile capire quando si parla dell'una o dell'altra. Nel caso di PackageKit, il mio parere è che si debba tradurre update->aggiornamento e lasciare upgrade invariato.
IMHO
per update e upgrade dobbiamo escogitare qualcosa per forza.... nel caso di yum hanno una differenza sostanziale...... update è più "sicuro", aggiorna senza stravolgere, upgrade è più radicale e si tira via gli obsoleti.
Per quanto riguarda policy, io sarei per l'utilizzo di regole, disposizioni, criteri.... meglio regole. Ma non di sicuro policy....non mi dà minimamente idea di cosa sto andando a fare....è uno di quei termini inglesi così orrendi... mi suona malissimo :-S
Il giorno 2 aprile 2009 8.50, Gianluca Sforna giallu@gmail.com ha scritto:
2009/4/2 Francesco Tombolini tombo@adamantio.net:
Secondo me siamo in una condizione di grande flessibilità che possiamo sfruttare al meglio. Fermo restando che i termini "upgrade/update" si traducono entrambi in "aggiornamento", abbiamo manifestato l'esigenza di precisarne il significato, se richiesto, a seconda del contesto. A questo punto: Abbiamo l'opportunità di tradurre i termini letteralmente come "aggiornamento". Non abbiamo l'obbligo di cassare la parola "aggiornamento" in favore di un sinonimo. Possiamo essere più prolissi in caso di significato dubbio.
Sono d'accordo. Il punto è però che nel caso di PackageKit ci sono due funzioni di "aggiornamento": la prima (update) è quella di semplice aggiornamento di uno o più pacchetti, la seconda (upgrade) di aggiornamento da una distribuzione alla successiva (F10->F11)
Non credo sia saggio tradurre entrambe con "aggiornamento" perchè diventa più difficile capire quando si parla dell'una o dell'altra. Nel caso di PackageKit, il mio parere è che si debba tradurre update->aggiornamento e lasciare upgrade invariato.
IMHO
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Gianluca Sforna ha scritto:
Sono d'accordo. Il punto è però che nel caso di PackageKit ci sono due funzioni di "aggiornamento": la prima (update) è quella di semplice aggiornamento di uno o più pacchetti, la seconda (upgrade) di aggiornamento da una distribuzione alla successiva (F10->F11)
Non credo sia saggio tradurre entrambe con "aggiornamento" perchè diventa più difficile capire quando si parla dell'una o dell'altra. Nel caso di PackageKit, il mio parere è che si debba tradurre update->aggiornamento e lasciare upgrade invariato.
Mi accodo alla discussione.
Con Ubuntu abbiamo avuto lo stesso "problema" con "update" e "upgrade".
Internamente abbiamo risolto con: update -> aggiornamento upgrade -> avanzamento (o più esteso, avanzamento di versione)
L'azione di "update" è come dite appunto il classico "aggiornamento", per lo meno internamente a Ubuntu passo da un pacchetto 2.26ubuntu0 a un 2.26ubuntu1.
L'azione di "upgrade" invece, sempre internamente a Ubuntu, passa da 2.26ubuntu1 a 2.28ubuntu0, oppure, nel caso di rilasci intermedi, da 2.26ubuntu1 a 2.26.1ubuntu1 (e in questi casi si tratta di "avanzamento parziale").
Questo per lo meno avviene con il programma degli aggiornamenti di Ubuntu, Synaptic non ha questa distinzione così profonda.
Per "policy" in Ubuntu usiamo "politica" (anche in GNOME, ma non è a glossario) soprattutto per quanto riguarda policykit e anche in alcune traduzioni in ambito server.
Se può esservi d'aiuto.
2009/4/2 Milo Casagrande milo@ubuntu.com:
Con Ubuntu abbiamo avuto lo stesso "problema" con "update" e "upgrade".
Internamente abbiamo risolto con: update -> aggiornamento upgrade -> avanzamento (o più esteso, avanzamento di versione)
L'azione di "update" è come dite appunto il classico "aggiornamento", per lo meno internamente a Ubuntu passo da un pacchetto 2.26ubuntu0 a un 2.26ubuntu1.
L'azione di "upgrade" invece, sempre internamente a Ubuntu, passa da 2.26ubuntu1 a 2.28ubuntu0, oppure, nel caso di rilasci intermedi, da 2.26ubuntu1 a 2.26.1ubuntu1 (e in questi casi si tratta di "avanzamento parziale").
La differenza mi pare che sia una update di Fedora potrebbe classificarsi come "avanzamento" in Ubuntu, per esempio può capitare che la F10 riceva come update un kernel-2.6.29 mentre al rilascio aveva una 2.6.27.
Ora c'è anche da dire che se Ubuntu usa "avanzamento" per "upgrade", possiamo anche considerare di usare lo stesso termine per facilitare gli utenti che passano dall'una all'altra, o che usano PackageKit in Ubuntu/Debian
Per "policy" in Ubuntu usiamo "politica" (anche in GNOME, ma non è a glossario) soprattutto per quanto riguarda policykit e anche in alcune traduzioni in ambito server.
Politica effettivamente è il termine che preferisco
Se può esservi d'aiuto.
Lo è senz'altro, grazie mille
Dato che il discorso sembra chiuso ho inserito le 3 definizioni (policy, update e upgrade) nella pagina wiki relativa ai termini ricorrenti nelle traduzioni, ( https://fedoraproject.org/wiki/ItalianDict ) ho cercato di rispecchiare quanto emerso nella discussione, se qualcosa non vi convince fatemelo sapere.
Ciao.
2009/4/16 Pierro Silvio perplesso82@gmail.com:
Dato che il discorso sembra chiuso ho inserito le 3 definizioni (policy, update e upgrade) nella pagina wiki relativa ai termini ricorrenti nelle traduzioni, ( https://fedoraproject.org/wiki/ItalianDict ) ho cercato di rispecchiare quanto emerso nella discussione, se qualcosa non vi convince fatemelo sapere.
Policy=Politica non è menzionato, ma in certi contesti trovo sia molto più adatto di norma o regola. Upgrade a mio avviso va lasciato tal quale (come ho detto, il termine è riportato in almeno un dizionario) o al limite seguita la traduzione di Ubuntu. Eviterei ovunque possibile di usare "aggiornamento"
Gianluca Sforna ha scritto:
2009/4/16 Pierro Silvio perplesso82@gmail.com:
Dato che il discorso sembra chiuso ho inserito le 3 definizioni (policy, update e upgrade) nella pagina wiki relativa ai termini ricorrenti nelle traduzioni, ( https://fedoraproject.org/wiki/ItalianDict ) ho cercato di rispecchiare quanto emerso nella discussione, se qualcosa non vi convince fatemelo sapere.
Policy=Politica non è menzionato, ma in certi contesti trovo sia molto più adatto di norma o regola. Upgrade a mio avviso va lasciato tal quale (come ho detto, il termine è riportato in almeno un dizionario) o al limite seguita la traduzione di Ubuntu. Eviterei ovunque possibile di usare "aggiornamento
ho cercato nei dizionari online ed effettivamente il termine upgrade è presente per la lingua italiana: http://dizionari.hoepli.it/cerca.aspx?idD=1&query=upgrade&Cerca.x=56... oppure http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/upgrade.shtml update può essere tradotto come aggiornamento.
Francesco Tombolini ha scritto:
Gianluca Sforna ha scritto:
2009/4/16 Pierro Silvio perplesso82@gmail.com:
Dato che il discorso sembra chiuso ho inserito le 3 definizioni (policy, update e upgrade) nella pagina wiki relativa ai termini ricorrenti nelle traduzioni, ( https://fedoraproject.org/wiki/ItalianDict ) ho cercato di rispecchiare quanto emerso nella discussione, se qualcosa non vi convince fatemelo sapere.
Policy=Politica non è menzionato, ma in certi contesti trovo sia molto più adatto di norma o regola. Upgrade a mio avviso va lasciato tal quale (come ho detto, il termine è riportato in almeno un dizionario) o al limite seguita la traduzione di Ubuntu. Eviterei ovunque possibile di usare "aggiornamento
ho cercato nei dizionari online ed effettivamente il termine upgrade è presente per la lingua italiana: http://dizionari.hoepli.it/cerca.aspx?idD=1&query=upgrade&Cerca.x=56... oppure http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/upgrade.shtml update può essere tradotto come aggiornamento.
Ciao a tutti, non vedendo particolari conflittualità nella traduzione dei termini, ma soprattutto sfumature ho revisionato la https://fedoraproject.org/wiki/ItalianDict aggiungendo il significato "politica" per "policy" e vista la presenza del termine nei dizionari di "upgrade" la possibilità di mantenerlo non tradotto. Se nel contesto di una frase il traduttore decidesse comunque di chiarire il significato con "avanzamento di versione", ritengo che comunque non sia una errore al più un eccesso di zelo. Migliorie, suggerimenti?
2009/4/17 Francesco Tombolini tombo@adamantio.net:
Se nel contesto di una frase il traduttore decidesse comunque di chiarire il significato con "avanzamento di versione", ritengo che comunque non sia una errore al più un eccesso di zelo.
Concordo; il mio punto è che vada evitato di creare ambiguità traducendo upgrade con aggiornamento. Riassumendo sono accettabili:
Update = aggiornamento Upgrade = "avanzamento di versione" oppure lasciato dal quale.
Per policy/update sono daccordo.
Attualmente alla voce upgrade non viene riportata la possibilità di tradurre con "avanzamento di versione"
Il giorno ven, 17/04/2009 alle 09.02 +0200, Gianluca Sforna ha scritto:
2009/4/17 Francesco Tombolini tombo@adamantio.net:
Se nel contesto di una frase il traduttore decidesse comunque di chiarire il significato con "avanzamento di versione", ritengo che comunque non sia una errore al più un eccesso di zelo.
Concordo; il mio punto è che vada evitato di creare ambiguità traducendo upgrade con aggiornamento. Riassumendo sono accettabili:
Update = aggiornamento Upgrade = "avanzamento di versione" oppure lasciato dal quale.
Adatta pure liberamente la wiki Silvio, per me vanno bene le conclusioni alle quali siamo giunti. Ciao
Pierro Silvio ha scritto:
Per policy/update sono daccordo.
Attualmente alla voce upgrade non viene riportata la possibilità di tradurre con "avanzamento di versione"
Il giorno ven, 17/04/2009 alle 09.02 +0200, Gianluca Sforna ha scritto:
2009/4/17 Francesco Tombolini tombo@adamantio.net:
Se nel contesto di una frase il traduttore decidesse comunque di chiarire il significato con "avanzamento di versione", ritengo che comunque non sia una errore al più un eccesso di zelo.
Concordo; il mio punto è che vada evitato di creare ambiguità traducendo upgrade con aggiornamento. Riassumendo sono accettabili:
Update = aggiornamento Upgrade = "avanzamento di versione" oppure lasciato dal quale.
Il giorno 2 aprile 2009 11.06, Milo Casagrande milo@ubuntu.com ha scritto:
Internamente abbiamo risolto con: update -> aggiornamento upgrade -> avanzamento (o più esteso, avanzamento di versione)
+1
Il giorno 2 aprile 2009 11.44, Guido guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Policy nel contesto tecnico, norme , regole, regolamento, direttive, o quel che è, in contesto discorsivo, purchè non sia fuorviante.
+1
trans-it@lists.fedoraproject.org