[Fedora-it] Commenti sul ticket #170 (FESCo)

Francesco Crippa fcrippa a byte-code.com
Mar 30 Giu 2009 11:27:44 UTC


----- "Lorenzo Villani" <lvillani a binaryhelix.net> wrote:
> Qui si parla di mettere l'utente di fronte alla possibilità di scelta,
> non nascondere all'utente le alternative.

credo che si parli di cambiare COMPLETAMENTE la figura dell'utente.

Dal mio punto di vista l'utente e' una PERSONA che vuole soddisfare i suoi bisogni primari:
 - leggere la posta
 - scrivere un documento
 - navigare siti porno
 - ...

come ci riesca e' irrilevante (e, infatti, per la maggior parte della gente usare linux, software open, o "piratare" office e' del tutto irrilevante...)

Una distribuzione/progetto linux puo' avere diversi scopi (diffondere la cultura open, creare il miglior software per risolvere qualche problema, divertirsi, dimostrare di essere in grado di fare una certa cosa...), ma deve prima di tutto essere di una qualche "utilita' oggettiva" per poter sopravvivere.

Questo non significa che non possa essere utile e divertente partecipare a progetti di sicura INUTILITA' oggettiva (vedi hurd, etc...), ma non si puo' coinvolgere gli utenti in questo contesto.

Lasciamo all'utente la possibilita' di "avere un default" :-)

 
> Per quanto riguarda il "firefox di default" voglio ben sperare che sia
> una scelta operata in base a dati statistici (debian ha il sistema opt-in
> "popularity contest" che è di grande aiuto nella scelta delle
> configurazioni di default) e non una scelta arbitraria di chi scrive il comps.xml.

arg... non prenderei un cadavere (in avanzato stato di decomposizione) come punto di riferimento....

in realta' i dati statistici sono inutili (vince sempre la scelta di default!!!!). Si possono fare delle selezioni mediante voto, ma anche in questo caso i dati sono inutili (gli utenti finali non votano... quindi la scelta rimane al "vertice")

Il motivo per cui fedora funzione e' che ci sono le "persone giuste" (quasi sempre) ai vertici di "comando" (e quasi sempre "redhat"...)

Persone che capiscono la necessita' del compromesso (leggi: "un giorno sara' una Red Hat Enterprise Linux..."), la complessita' di gestire una community cosi' grande, e la differenza che passa tra una distribuzione "economicamente ed eticamente sostenibile" (redhat/fedora), un hobby ben finanziato (ubuntu) e qualche tentativo maldestro di generare democrazia da asporto (debian)


 
> Quindi.. stiamo parlando di due cose diverse..

dipende sempre dal punto di vista che si decide di usare per guardarle. Nel dubbio: keep it simple!
;-)

A presto
ciao

francesco



-- 
Francesco Crippa
fcrippa a byte-code.com
http://people.byte-code.com/fcrippa 




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