Traduzione Avahi e PackageKit

Guido Grazioli guido.grazioli at gmail.com
Sat Dec 12 16:34:02 UTC 2009


Il 12 dicembre 2009 16.51, Milo Casagrande <milo at ubuntu.com> ha scritto:
> Il 12 dicembre 2009 15.38, Guido Grazioli <guido.grazioli at gmail.com> ha scritto:
>>
>> Se servono ad evidenziare una stringa che esce in una finestra di dialogo
>> o comunque una gui, non fa molta differenza.
>
> Personalmente, per me fa differenza anche in questo caso: se hai il
> 95% del desktop (e parlo solo di GUI, non terminale) che usa le «» e
> il 5% che usa gli apici, la differenza sta nell'uniformità e
> nell'esperienza che si fornisce all'utente.

Infatti; con non fa differenza intendevo che è giusto essere coerenti
con il resto delle stringhe, cioè se si decidono di usare vanno
usati ovunque.

>
>> Invece se è un messaggio che va in output sulla shell, il fatto che contenga
>> un carattere non direttamente mappato sulla tastiera (intendo che necessita di
>> altgr + < , al posto di ' ) un po' mi inquieta.
>
> Solo perché il simbolo non è "mappato direttamente" su un tasto, non
> vuol dire che non sia supportato, qui si tratta di set di caratteri e
> codifiche supportate dai programmi e dal sistema operativo.
>
> Se non ricordo male, la vecchia convezione GNU per i programmi, nei
> casi in cui fosse da introdurre un %s, diceva di aprire con l'apice
> inverso e chiudere con l'apice normale. Nelle nostre tastiere l'apice
> inverso non è "mappato direttamente"...

Certo in Fedora usare UTF-8 è nelle linee guide, quindi a livello di supporto,
non possono esserci problemi. Quello su `' è un ottimo argomento.

>> Inoltre se hai qualche
>> parser in pipe
>> sull'output del programma, non è pericoloso cambiare la codifica di certi
>> caratteri rispetto alla versione originale, anche se più corretti formalmente?
>
> Si tratta in parte di cambiare codifica, ma lo fai comunque con un
> qualsiasi file di traduzione dato che sono tutti in UTF-8 (in giro se
> ne trovano ancora in ISO-8859-1) e i POT file sono solitamente in
> ASCII, anche perché altrimenti avresti problemi pure con le lettere
> accentate. I programmi di oggi e anche i terminali supportano quei
> caratteri. Il tedesco e altre lingue con caratteri ben diversi dal
> semplice set ASCII come farebbero altrimenti?
>
> Una volta c'era la convezione che tutto quello che fosse a terminale
> dovesse usare le virgolette doppie al posto degli apici (anche perché,
> appunto, l'apice da noi indica l'apostrofo), e in parte questa
> convezione c'è ancora, anche se molti non la seguono più attentamente.
> In ogni caso, se hai un parser che fa uso delle tecnologie GNU, la
> maggior parte delle librerie tipo grep e simili hanno mappato
> all'interno l'uso delle virgolette doppie per l'italiano al posto
> dell'apice come carattere per le "quotature", avresti problemi anche
> con l'apice singolo.


Quello che intendevo io, scendendo nel dettaglio tecnico, è
che la classe posix (e mi sembra anche java, a memoria) delle
regular expression per la punteggiatura

[:punct:] -> [-!"#$%&'()*+,./:;<=>?@\[\\\]_`{|}~] 	

*NON* contiene i caratteri «» , mentre contiene sia l'apice singolo che
doppio. Se mi confermi che quando $LANG=it_IT oppure $LC_ALL=it
la classe [:punct:] contiene anche «» allora non ci sono problemi.
Nel caso contrario invece, parliamone.


-- 
Guido Grazioli <guido.grazioli at gmail.com>
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