Giù le mani dai Blog!

Roberto Griso griso.roberto at gmail.com
Fri Oct 19 15:43:30 UTC 2007


Giù le mani dai Blog! *Inserito da admin il Ven, 19/10/2007 - 11:37*

Come Vice Presidente del Partito Pirata, sono costretto a chiedere ancora
una volta la vostra collaborazione per impedire che ci venga tolto ancora
un'altro pezzo di democrazia e di libertà. Questa volta è a rischio niente
meno che il diritto di esprimere la propria opinione attraverso il web ed i
blog, così come sarebbe previsto dall'articolo 21 della Costituzione della
Repubblica Italiana.

*Col favore delle tenebre. No, anzi... delle ferie*

In pieno Agosto 2007, mentre l'intero paese era in vacanza, il solerte
Ricardo Franco Levi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha
presentato un progetto di legge chiaramente concepito con il solo scopo di
mettere la museruola a tutti coloro che intendono far sentire la voce della
Società Civile attraverso il World Wide Web. La settimana scorsa, nel più
assoluto silenzio, questo progetto di legge liberticida ha ottenuto
l'approvazione del Consiglio dei Ministri, guidato da Romano Prodi. Ecco
come ne ha dato la notizia Repubblica:

ROMA - Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda
all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del
mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di
legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il
panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale
vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste.
Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione.

[Da Repubblica<http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html>del
19 Ottobre 2007]

*Scherzetto o balzello?*

La prima, e la più grave, conseguenz, di questo scherzo di Halloween del
nostro amato Governo è un aumento iperbolico dei costi e delle complessità
burocratiche necessari per mantenere in vita un qualunque sito web, compreso
un blog personale. In pratica, chiunque volesse pubblicare qualunque cosa
(anche le ricette della nonna) su un blog gratuito (come Wordpress o
Blogger) sarebbe comunque costretto a registrare la propria "testata
giornalistica" presso il famigerato ROC ("Registro degli Operatori di
Comunicazione"). Per chi non lo sapesse, il ROC è un database delle persone
autorizzate dalla legge a parlare in pubblico, cioè qualcosa che esiste in
due soli paesi al mondo: in Italia ed in Cina! Ecco come spiega quello che
sta succedendo il quotidiano Repubblica:

"Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in
uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque
faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per
l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati
necessari richiede il pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il
disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto
editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è
l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il
destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono
sullo stesso piano, Web incluso."

[Da Repubblica<http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html>del
19 Ottobre 2007]

Per legge, una "testata giornalistica" (come "Repubblica Online" o "Punto
Informatico") deve avere un suo Direttore Responsabile e deve essere
pubblicata da una Società Editrice. Ovviamente, sia l'uno che l'altro
vogliono essere pagati per il lavoro che svolgono e per le responsabilità
(anche penali) che si accollano. Altrettanto ovviamente, *nessun blogger
sarà mai in grado di coprire questi costi*. *Di conseguenza, la stragrande
maggioranza dei blog gestiti da italiani sono destinati a chiudere*. Si noti
che questo vale anche per i blog pubblicati in altre lingue e su altri
mercati. Ciò che conta è infatti la residenza dell'autore.

Questo disegno di legge potrebbe quindi riuscire in qualcosa che nemmeno il
giverno Cinese è mai riuscito a mettere in atto: la cancellazione dei blog
dalla faccia del pianeta. Incredibilmente, potrebbe riuscire in questa opera
senza nemmeno varare una legge che affermi esplicitamente che gestire un
blog è illegale. Una azione come questa, infatti, susciterebbe un coro di
proteste. Il nostro amato Governo potrebbe riuscire in questa impresa
semplicemente innalzando i costi di gestione di un blog ad un livello
inaccettabile per gli autori. Un modo molto più sottile e meno appariscente
di mettere in atto una delle più odiose forme di censura che si possano
concepire.

*Il porto d'armi per il Blog*

Ma questo è solo uno degli effetti di questo progetto di legge. L'altro è
che trasformando i blog in testate giornalistiche si trasformano i blogger
in giornalisti *de facto* ed i loro reati da semplici maracechelle in reati
penali di notevole peso. In particolare, il reato di diffamazione commesso
da un blogger non sarebbe più "diffamazione semplice" ma "diffamazione a
mezzo stampa". La differenza in termini di anni di galera e di euro di danni
da pagare al diffamato è notevole.

In buona sostanza, chiunque volesse ancora dire la sua attraverso un blog
dovrebbe agire con la stessa cautela di chi decide di portare un'arma sulla
persona.

*Le rassicurazioni di Mangiafuoco*

Naturalmente, a fronte di un testo di questa gravità, steso *nero su bianco*,
il Sottosegretario Levi sta spendendo una grande quantità di parole
(vibrazioni dell'aria tra due persone) per rassicurare i blogger che "No,
assolutamente! Non è nostra intenzione chiudere la bocca alla Società Civile
ed ai dissidenti". Ecco come riporta le rassicurazioni del sottosegretario
il solito quotidiano "La Repubblica":

Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre
della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è certo
questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog
personali, non sarebbe praticabile".

[Da Repubblica<http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html>del
19 Ottobre 2007]

Verba volant, scripta
manent<http://it.wikipedia.org/wiki/Verba_volant,_scripta_manent>
....

*Ma è possibile una cosa del genere? O ci state prendendo in giro?*

Giudicate voi stessi:

"Testo della Proposta di Legge del 3 Agosto
2007<http://www.governo.it/Presidenza/DIE/doc/DDL_editoria_030807.pdf>"
sul sito del Governo.

"Il Governo riforma l'editoria. Allarme in
Rete.<http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html>"
a epubblica Online.

"Il Governo vara la Internet
Tax.<http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327>"
a Punto Informatico.

"La nuova legge sull'editoria del Governo obbligherà tutti i blog e i siti a
diventare testate
giornalistiche<http://www.civile.it/news/visual.php?num=45712>"a
Civile.it.

*Che fare?*

Si può fare qualcosa per contrastare questo ignobile progetto di censura,
degno solo della più squallida delle dittature? Si, si può fare qualcosa. Ad
esempio, si può spargere la voce. Si può far sapere all'intero paese (e, se
possibile, al mondo intero) che un Governo che si autodefinisce di Sinistra,
vicino al popolo e difensore della Libertà, sta cercando di cancellare
l'intero "fenomeno blog" dal suo ramo di Internet.

*Lo si può fare ripubblicando questo testo, così come lo trovate, sui vostri
siti web, ovunque possibile.* Questo testo, infatti, contiene al suo interno
un link a sé stesso. Ripubblicandolo su molti altri siti web si fa in modo
che Google (ed altri motori di ricerca) lo innalzino nel loro punteggio
("rank") e lo presentino tra i loro risultati migliori ogni volta che un
internauta cerca il termine "blog". In questo modo, chiunque sia
interessato, anche marginalmente ai blog può essere raggiunto da questo
grido di allarme. Per ripubblicare il testo, basta fare un copia&incolla.
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