2009/3/22 Pierro Silvio <perplesso82(a)gmail.com>:
(dato che ormai è una traduzione pubblica)
Mi scuso se questo ha rotto un po' la procedura usuale, ma come dicevo
l'importanza del pacchetto secondo me lo meritava. Se avessi fatto i
miei commenti dopo la revisione ufficiale, avrei sicuramente dato più
fastidio e potenzialmente sprecato il tempo di un traduttore e di un
revisore.
E comunque, una dei punti di forza di Fedora _è_ il fatto che tutto
sia fatto pubblicamente...
A tal proposito (scusate l'OT) qualcuno sa se è una scelta volontaria
che gli archivi di questa mailing list non siano pubblici?
personalmente non ne vedo il motivo
Mentre invece ritengo che il verbo vada spostato all'inizio della
frase,
sempre per un motivo di forma.
Es. 645:
msgid "A package name is required"
msgstr "È necessario il nome di un pacchetto"
e non
msgstr "Il nome di un pacchetto è necessario"
+1
> C'è di nuovo da rendere
> coerenti le traduzioni (Similar->similare o simile, eviterei
> "correlato" che non c'entra nulla) e decidere se si vuole tradurre (io
> direi di no) il nome "PackageKit Command Not Found" che appare
> eseguendolo con --help
>
Similar -> simile +1
"PackageKit Command Not Found" mi pare un nome un po troppo lungo.
Si, ma non l'abbiamo scelto noi ;) cmq il punto era che essendo quello
un "nome", e non un messaggio, suppongo non vada tradotto.
Infine, al messaggio 20 c'è la frase
#. TRANSLATORS: this is the parent group
msgid "Parent"
msgstr "Gruppo padre"
che ne dite?
In effetti avevo notato che suona un po' "strano". Purtroppo la coppia
di termini parent/child ricorre spesso nel linguaggio informatico ma
in italiano padre/figlio o genitore/figlio suonano un po' forzati.
--
Gianluca Sforna
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